Job 33:6-18

Italian(i) 6 Ecco, io sono a Dio, come tu; Anch’io sono stato tratto dal fango. 7 Ecco, il mio spavento non ti sgomenterà, E la mia mano non ti sarà grave addosso. 8 Tu hai pur detto, udendolo io, Ed io ho intesa la voce delle parole: 9 Io son puro, senza misfatto; Io son netto, e non vi è iniquità in me; 10 Ecco, egli trova delle occasioni contro a me; Egli mi reputa per suo nemico; 11 Egli ha messi i miei piedi ne’ ceppi, Egli spia tutti i miei sentieri. 12 Ecco, in questo tu non sei stato giusto; io ti risponderò; Perciocchè Iddio è vie maggiore che l’uomo. 13 Perchè hai tu conteso con lui, Perchè egli non dichiara tutte le sue ragioni? 14 Egli è ben vero, che talora Iddio parla una volta, E due, a chi non vi ha atteso. 15 In sogno, in vision notturna, Quando il più profondo sonno cade in su gli uomini, Quando essi son tutti sonnacchiosi sopra i lor letti; 16 Allora egli apre loro l’orecchio, E suggella il lor castigo; 17 Per istorre l’uomo dalle opere sue, E per far che la superbia dell’uomo non apparisca più; 18 Per iscampar l’anima sua dalla fossa, E far che la sua vita non passi per la spada.