Italian(i)
15 E benedisse Giuseppe, e disse: Iddio, nel cui cospetto i miei padri, Abrahamo ed Isacco, son camminati; Iddio, che mi ha pasciuto da che io sono al mondo infino a questo giorno;
16 l’Angelo, che mi ha riscosso d’ogni male, benedica questi fanciulli, e sieno nominati del mio nome, e del nome de’ miei padri, Abrahamo ed Isacco; e moltiplichino copiosamente sulla terra.
17 Ora, veggendo Giuseppe che suo padre avea posta la sua man destra sopra il capo di Efraim, ciò gli dispiacque, e prese la mano di suo padre, per rimoverla d’in sul capo di Efraim, e per metterla in sul capo di Manasse.
18 E Giuseppe disse a suo padre: Non così, padre mio; conciossiachè questo sia il primogenito, metti la tua man destra sopra il suo capo.
19 Ma suo padre ricusò di farlo, e disse: Io il so, figliuol mio, io il so; ancora esso diventerà un popolo, e ancora esso sarà grande; ma pure il suo fratel minore sarà più grande di lui, e la progenie di esso sarà una piena di genti.
20 Così in quel giorno li benedisse, dicendo: Israele benedirà altrui, prendendone l’esempio in te; dicendo: Iddio ti faccia esser simile ad Efraim ed a Manasse. E Israele antepose Efraim a Manasse.
21 Poi Israele disse a Giuseppe: Ecco, io muoio, e Iddio sarà con voi, e vi ricondurrà al paese de’ vostri padri.
22 Ed io ti dono una parte sopra i tuoi fratelli, la quale io ho conquistata dalle mani degli Amorrei con la mia spada e col mio arco.