Job 39:1-41

Italian(i) 1 (H39-4) Sai tu il tempo che le camozze delle rocce figliano? Hai tu osservato quando le cerve partoriscono? 2 (H39-5) Annoveri tu i mesi del termine del lor portato, E sai tu il tempo che devono figliare? 3 (H39-6) Elle si chinano, fanno scoppiar fuori il lor feto, Si alleviano delle lor doglie. 4 (H39-7) I lor figli son gagliardi, crescono per le biade, Escono fuori, e non ritornano più a quelle. 5 (H39-8) Chi ne ha mandato libero l’asino salvatico, E chi ha sciolti i suoi legami? 6 (H39-9) A cui io ho ordinato il deserto per casa; E per abitazioni, i luoghi salsugginosi. 7 (H39-10) Egli si beffa dello strepito della città; Egli non ode gli schiamazzi del sollecitator delle opere. 8 (H39-11) I monti, ch’egli va spiando, sono il suo pasco; Ed egli va ricercando qualunque verdura. 9 (H39-12) Il liocorno ti vorrà egli servire? Si riparerà egli presso alla tua mangiatoia? 10 (H39-13) Legherai tu il liocorno con la sua fune, per farlo arare al solco? Erpicherà egli le valli dietro a te? 11 (H39-14) Ti fiderai tu in lui, perchè la sua forza è grande? E gli rimetterai tu il tuo lavoro? 12 (H39-15) Ti fiderai tu in lui ch’egli ti renda la ricolta della tua sementa, E ch’egli te l’accolga nella tua aia? 13 (H39-16) Le ale de’ paoni son esse vaghe per opera tua? Od ha da te lo struzzolo le penne e la piuma? 14 (H39-17) Fai tu ch’egli abbandoni le sue uova in su la terra, E che le lasci scaldare in su la polvere? 15 (H39-18) E che dimentichi che il piè d’alcuno le schiaccerà, Ovvero che le fiere della campagna le calpesteranno? 16 (H39-19) Egli è spietato inverso i suoi figli, come se non fosser suoi; Indarno è la sua fatica, egli è senza tema; 17 (H39-20) Perciocchè Iddio l’ha privo di senno, E non l’ha fatto partecipe d’intendimento. 18 (H39-21) Quando egli si solleva in alto, Egli si beffa del cavallo, e di colui che lo cavalca. 19 (H39-22) Hai tu data la forza al cavallo? Hai tu adorna la sua gola di fremito? 20 (H39-23) Lo spaventerai tu come una locusta? Il suo magnifico nitrire è spaventevole. 21 (H39-24) Egli raspa nella valle, si rallegra della sua forza, Esce ad incontrare le armi. 22 (H39-25) Egli si beffa della paura, e non si spaventa, E non si volge indietro per la spada. 23 (H39-26) Il turcasso, e la folgorante lancia, E lo spuntone gli risuonano addosso. 24 (H39-27) D’impazienza e di stizza pare ch’egli voglia trangugiar la terra; E non può credere che sia il suon della tromba. 25 (H39-28) Come prima la tromba ha sonato, egli dice: Aha, Aha; Da lontano annasa la battaglia, Lo schiamazzo de’ capitani; e le grida. 26 (H39-29) È per il tuo senno che lo sparviere vola? Che spiega le sue ali verso il mezzodì? 27 (H39-30) L’aquila si leva ella ad alto per lo tuo comandamento? E fai tu ch’ella faccia il suo nido in luoghi elevati? 28 (H39-31) Ella dimora e si ripara nelle rupi, Nelle punte delle rocce, ed in luoghi inaccessibili. 29 (H39-32) Di là ella spia il pasto, Gli occhi suoi mirano da lontano. 30 (H39-33) I suoi aquilini ancora sorbiscono il sangue, E dove sono corpi morti, quivi ella si ritrova.