Daniel 7:14 Cross References - Italian

¹⁴ Ed esso gli diede signoria, e gloria, e regno; e tutti i popoli, nazioni, e lingue, devono servirgli; la sua signoria è una signoria eterna, la qual non trapasserà giammai; e il suo regno è un regno che non sarà giammai distrutto.

⁶ E dirà: Pur nondimeno ho io consacrato il mio Re Sopra Sion, monte della mia santità. ⁷ Io spiegherò il decreto; Il Signore mi ha detto: Tu sei il mio figliuolo; Oggi io t’ho generato. ⁸ Chiedimi, ed io ti darò per eredità le genti, Ed i confini della terra per tua possessione.

⁶ E che tu lo faccia signoreggiare sopra le opere delle tue mani, Ed abbi posto ogni cosa sotto i suoi piedi?

⁶ O Dio, il tuo trono è in sempiterno; Lo scettro del tuo regno è uno scettro di dirittura.

¹¹ E tutti i re l’adoreranno, Tutte le nazioni gli serviranno.

¹⁷ Il suo nome durerà in eterno, Il suo nome sarà perpetuato di generazione in generazione, Mentre vi sarà sole; E tutte le nazioni saranno benedette in lui, E lo celebreranno beato.

²² Quando i popoli e i regni saranno raunati insieme, Per servire al Signore.

¹ Salmo di Davide. IL Signore ha detto al mio Signore; Siedi alla mia destra, Infino a tanto che io abbia posti i tuoi nemici per iscannello de’ tuoi piedi. ² Il Signore manderà fuor di Sion lo scettro della tua potenza, Dicendo: Signoreggia in mezzo de’ tuoi nemici.

¹³ Il tuo regno è un regno di tutti i secoli, E la tua signoria è per ogni età.

¹⁰ Il Signore regna in eterno, E il tuo Dio, o Sion, per ogni età. Alleluia.

⁷ (H9-6) Vi sarà senza fine accrescimento d’imperio e di pace, sopra il trono di Davide, e sopra il suo regno; per istabilirlo, e per fermarlo in giudicio, e in giustizia, da ora fino in eterno. La gelosia del Signor degli eserciti farà questo.

¹² perciocchè la gente, e il regno che non ti serviranno, periranno; tali genti saranno del tutto distrutte.

³⁵ Allora furono insieme tritati il ferro, l’argilla, il rame, l’argento, e l’oro, e divennero come la pula della aie di state, e il vento li portò via, e non si trovò luogo alcuno per loro; e la pietra che avea percossa la statua divenne un gran monte, ed empiè tutta la terra.

⁴⁴ E a’ dì di questi re, l’Iddio del cielo farà sorgere un regno, il quale giammai in eterno non sarà distrutto; e quel regno non sarà lasciato ad un altro popolo; esso triterà, e consumerà tutti que’ regni; ma esso durerà in eterno.

⁴ E un banditore gridò di forza, dicendo: O popoli, nazioni, e lingue, a voi si dice,

³ O quanto son grandi i suoi segni! e quanto son potenti i suoi miracoli! il suo regno è un regno eterno, e la sua signoria è per ogni età.

²⁶ Da parte mia è fatto un decreto: che in tutto l’imperio del mio regno si riverisca, e tema l’Iddio di Daniele; perciocchè egli è l’Iddio vivente, e che dimora in eterno; e il suo regno è un regno che non sarà giammai distrutto, e la sua signoria durerà infino al fine.

¹⁸ E poi i santi dell’Altissimo riceveranno il regno, e lo possederanno in perpetuo, ed in sempiterno.

²⁷ E il regno, e la signoria, e la grandezza de’ regni, che sono sotto tutti i cieli, sarà data al popolo de’ santi dell’Altissimo; il regno d’esso sarà un regno eterno, e tutti gl’imperi gli serviranno, ed ubbidiranno.

²¹ E de’ liberatori saliranno nel monte di Sion, per giudicare il monte di Esaù; e il regno sarà del Signore.

⁷ e farò che le zoppe saranno per un riserbo, e che le allontanate diverranno una possente nazione; e il Signore regnerà sopra loro nel monte di Sion; da quell’ora fino in sempiterno.

²⁷ Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio, e niuno conosce il Figliuolo, se non il Padre; parimente, niuno conosce il Padre, se non il Figliuolo, e colui, a cui il Figliuolo avrà voluto rivelarlo.

¹⁸ E Gesù, accostatosi, parlò loro, dicendo: Ogni podestà mi è data in cielo, ed in terra.

³³ Ed egli regnerà sopra la casa di Giacobbe, in eterno; e il suo regno non avrà mai fine.

²² Ogni cosa mi è stata data in mano dal Padre mio; e niuno conosce chi è il Figliuolo, se non il Padre; nè chi è il Padre, se non il Figliuolo; e colui a cui il Figliuolo avrà voluto rivelarlo.

¹¹ OR ascoltando essi queste cose, Gesù soggiunse, e disse una parabola; perciocchè egli era vicino a Gerusalemme, ed essi stimavano che il regno di Dio apparirebbe subito in quello stante. Disse adunque: ¹² Un uomo nobile andò in paese lontano, per prender la possession d’un regno, e poi tornare.

³⁵ Il Padre ama il Figliuolo, e gli ha data ogni cosa in mano.

²² Poichè il Padre non giudica alcuno, ma ha dato tutto il giudicio al Figliuolo; ²³ acciocchè tutti onorino il Figliuolo, come onorano il Padre; chi non onora il Figliuolo, non onora il Padre che l’ha mandato. ²⁴ In verità, in verità, io vi dico, che chi ode la mia parola, e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudicio; anzi è passato dalla morte alla vita. ²⁵ In verità, in verità, io vi dico, che l’ora viene, e già al presente è, che i morti udiranno la voce del Figliuol di Dio, e coloro che l’avranno udita viveranno. ²⁶ Perciocchè, siccome il Padre ha vita in sè stesso, ²⁷ così ha dato ancora al Figliuolo d’aver vita in sè stesso; e gli ha data podestà eziandio di far giudicio, in quanto egli è Figliuol d’uomo.

³⁴ La moltitudine gli rispose: Noi abbiamo inteso dalla legge che il Cristo dimora in eterno; come dunque dici tu che convien che il Figliuol dell’uomo sia elevato ad alto? chi è questo Figliuol dell’uomo?

²⁴ Poi sarà la fine, quando egli avrà rimesso il regno in man di Dio Padre; dopo ch’egli avrà ridotta al niente ogni signoria, ed ogni podestà, e potenza. ²⁵ Poichè conviene ch’egli regni, finchè egli abbia messi tutti i nemici sotto i suoi piedi. ²⁶ Il nemico, che sarà distrutto l’ultimo, è la morte. ²⁷ Perciocchè Iddio ha posta ogni cosa sotto i piedi di esso; ora, quando dice che ogni cosa gli è sottoposta, è cosa chiara che ciò è detto da colui infuori, che gli ha sottoposta ogni cosa. ²⁸ Ora, dopo che ogni cosa gli sarà stata sottoposta, allora il Figliuolo sarà anch’egli sottoposto a colui che gli ha sottoposta ogni cosa, acciocchè Iddio sia ogni cosa in tutti.

²⁰ La quale egli ha adoperata in Cristo, avendolo suscitato da’ morti, e fattolo sedere alla sua destra ne’ luoghi celesti; ²¹ di sopra ad ogni principato, e podestà, e potenza, e signoria, ed ogni nome che si nomina non solo in questo secolo, ma ancora nel secolo avvenire; ²² avendogli posta ogni cosa sotto a’ piedi, ed avendolo dato per capo sopra ogni cosa, alla Chiesa;

⁹ Per la qual cosa ancora Iddio lo ha sovranamente innalzato, e gli ha donato un nome, che è sopra ogni nome; ¹⁰ acciocchè nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature celesti, e terrestri, e sotterranee; ¹¹ e che ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre.

²⁸ Perciocchè, ricevendo il regno che non può esser commosso riteniamo la grazia, per la quale serviamo gratamente a Dio, con riverenza, e timore.

²² Il quale, essendo andato in cielo, è alla destra di Dio, essendogli sottoposti angeli, e podestà, e potenze.

²¹ A chi vince io donerò di seder meco nel trono mio; siccome io ancora ho vinto, e mi son posto a sedere col Padre mio nel suo trono.

¹⁵ POI il settimo angelo sonò, e si fecero gran voci nel cielo, che dicevano: Il regno del mondo è venuto ad esser del Signore nostro, e del suo Cristo; ed egli regnerà ne’ secoli de’ secoli.

¹⁴ Costoro guerreggeranno con l’Agnello, e l’Agnello li vincerà; perciocchè egli è il Signor de’ signori, e il Re dei re; e coloro che con lui son chiamati, ed eletti, e fedeli.