Romans 9:19 Cross References - Italian

¹⁹ Tu mi dirai adunque: Perchè si cruccia egli ancora? perciocchè, chi può resistere alla sua volontà?

²⁰ Voi certo avevate pensato del male contro a me; ma Iddio ha pensato di convertir quel male in bene, per far ciò che oggi appare, per conservare in vita una gran gente.

⁶ O Signore Iddio de’ nostri padri, non sei tu Dio nei cieli, e non signoreggi tu sopra tutti i regni delle nazioni? e non hai tu nella tua mano forza, e potenza, talchè niuno ti può contrastare?

¹² Ecco, egli rapirà, e chi gli farà far restituzione? Chi gli dirà: Che fai? ¹³ Iddio non raffrena l’ira sua; Sotto lui sono atterrati i bravi campioni. ¹⁴ Quanto meno gli risponderei io, Ed userei parole scelte contro a lui? ¹⁵ Io, che quantunque fossi giusto, non risponderei, Anzi chiederei grazia al mio Giudice.

¹⁹ Se si tratta di forza, ecco, egli è potente; Se di giudicio, chi mi citerà?

¹³ Ma, se egli è in un proponimento, chi ne lo storrà? Se l’anima sua desidera di fare una cosa, egli la farà. ¹⁴ Egli certo compierà ciò ch’egli ha statuito di me; E molte tali cose sono appo lui.

¹⁰ Certamente l’ira degli uomini ti acquista lode; Tu ti cingerai del rimanente dell’ire.

⁶ Io lo manderò contro alla gente profana, e gli darò commissione contro al popolo del mio cruccio; per ispogliar spoglie, per predar preda, e per render quello calcato, come il fango delle strade. ⁷ Ma egli non penserà già così, e il suo cuore non istimerà già così; anzi penserà nel cuor suo di distruggere, e di sterminar genti non poche.

¹⁰ che annunzio da principio la fine, e ab antico le cose che non sono ancoro fatte; che dico: Il mio consiglio sarà stabile, ed io metterò ad effetto tutta la mia volontà; ¹¹ che chiamo dal Levante un uccello, e da terra lontana l’uomo del mio consiglio; io ho parlato, ed altresì farò venire ciò che io ho detto; io ho formata la cosa, ed altresì la farò.

³⁵ Ed appo cui tutti gli abitatori della terra son riputati come niente; e il quale opera come gli piace, nell’esercito del cielo, e con gli abitatori della terra; e non vi è alcuno che lo percuota in su la mano, e gli dica: Che cosa fai?

²¹ Certo, il Figliuol dell’uomo se ne va, siccome egli è scritto di lui; ma guai a quell’uomo, per cui il Figliuol dell’uomo è tradito! ben sarebbe stato per lui di non esser mai nato.

²³ esso, dico, per lo determinato consiglio, e la provvidenza di Dio, vi fu dato nelle mani, e voi lo pigliaste, e per mani d’iniqui lo conficcaste in croce, e l’uccideste.

²⁷ Poichè veramente, contro al tuo santo Figliuolo, il quale tu hai unto, si sono raunati Erode, e Ponzio Pilato, insiem co’ Gentili, e co’ popoli d’Israele; ²⁸ per far tutte le cose, che la tua mano, e il tuo consiglio aveano innanzi determinato che fosser fatte.

⁵ Ora, se la nostra ingiustizia commenda la giustizia di Dio, che diremo? Iddio è egli ingiusto, quando egli impone punizione? Io parlo umanamente. ⁶ Così non sia; altrimenti, come giudicherebbe Iddio il mondo? ⁷ Imperocchè, se la verità di Dio per la mia menzogna è soprabbondata alla sua gloria, perchè sono io ancor condannato come peccatore? ⁸ E non dirassi come siamo infamati, e come alcuni dicono che noi diciamo: Facciamo i mali, acciocchè ne avvengano i beni? de’ quali la condannazione è giusta.

¹⁹ Forse adunque dirai: I rami sono stati troncati, acciocchè io fossi innestato.

¹² Ora, se si predica che Cristo è risuscitato da’ morti, come dicono alcuni fra voi che non vi è risurrezione de’ morti?

³⁵ Ma dirà alcuno: Come risuscitano i morti, e con qual corpo verranno?

¹³ Niuno, essendo tentato, dica: Io son tentato da Dio; poichè Iddio non può esser tentato di mali, e altresì non tenta alcuno.