Ephesians -1 Timothy

Italian(i) 1 PAOLO, apostolo di Gesù Cristo, per la volontà di Dio, a’ santi che sono in Efeso, e fedeli in Cristo Gesù. 2 Grazia a voi, e pace, da Dio, Padre nostro, e dal Signor Gesù Cristo. 3 BENEDETTO sia Iddio, Padre del Signor nostro Gesù Cristo, il qual ci ha benedetti d’ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo. 4 In lui ci ha Dio eletti avanti la fondazione del mondo, acciocchè siamo santi, ed irreprensibili nel suo cospetto, in carità; 5 avendoci predestinati ad adottarci per Gesù Cristo, a sè stesso, secondo il beneplacito della sua volontà, 6 alla lode della gloria della sua grazia, per la quale egli ci ha resi graditi a sè, in colui che è l’amato. 7 In cui noi abbiamo la redenzione per lo suo sangue, la remission de’ peccati, secondo le ricchezze della sua grazia. 8 Della quale egli è stato abbondante inverso noi in ogni sapienza, ed intelligenza; 9 avendoci dato a conoscere il misterio della sua volontà secondo il suo beneplacito, il quale egli avea determinato in sè stesso. 10 Che è di raccogliere, nella dispensazione del compimento de’ tempi, sotto un capo, in Cristo, tutte le cose, così quelle che son nei cieli, come quelle che son sopra la terra. 11 In lui siamo stati fatti eredi, essendo stati predestinati secondo il proponimento di colui che opera tutte le cose secondo il consiglio della sua volontà; 12 acciocchè siamo alla lode della sua gloria, noi che prima abbiamo sperato in Cristo. 13 In lui anche voi, avendo udita la parola della verità, l’evangelo della vostra salute; in lui dico anche voi, avendo creduto, siete stati suggellati con lo Spirito Santo della promessa. 14 Il quale è l’arra della nostra eredità, mentre aspettiamo la redenzione di quelli che Dio si è acquistati, alla lode della gloria d’esso. 15 Perciò, io ancora, udita la fede vostra nel Signor Gesù, e la carità vostra inverso tutti i santi, 16 non resto mai di render grazie per voi, facendo di voi memoria nelle mie orazioni. 17 Acciocchè l’Iddio del Signor nostro Gesù Cristo, il Padre della gloria, vi dia lo Spirito di sapienza, e di rivelazione, per la conoscenza d’esso. 18 Ed illumini gli occhi della mente vostra, acciocchè sappiate quale è la speranza della sua vocazione, e quali son le ricchezze della gloria della sua eredità, nè luoghi santi. 19 E quale è, inverso noi che crediamo, l’eccellente grandezza della sua potenza; secondo la virtù della forza della sua possanza. 20 La quale egli ha adoperata in Cristo, avendolo suscitato da’ morti, e fattolo sedere alla sua destra ne’ luoghi celesti; 21 di sopra ad ogni principato, e podestà, e potenza, e signoria, ed ogni nome che si nomina non solo in questo secolo, ma ancora nel secolo avvenire; 22 avendogli posta ogni cosa sotto a’ piedi, ed avendolo dato per capo sopra ogni cosa, alla Chiesa; 23 la quale è il corpo d’esso, il compimento di colui che compie tutte le cose in tutti. 2 1 E V’HA risuscitati ancor voi, che eravate morti ne’ falli, e ne’ peccati. 2 Ne’ quali già camminaste, seguendo il secolo di questo mondo, secondo il principe della podestà dell’aria, dello spirito che opera al presente ne’ figliuoli della disubbidienza. 3 Fra i quali ancora noi tutti vivemmo già nelle concupiscenze della nostra carne, adempiendo le voglie della carne, e de’ pensieri; ed eravam di natura figliuoli d’ira, come ancora gli altri. 4 Ma Iddio, che è ricco in misericordia, per la sua molta carità, della quale ci ha amati; 5 eziandio mentre eravamo morti ne’ falli, ci ha vivificati in Cristo voi siete salvati per grazia; 6 e ci ha risuscitati con lui, e con lui ci ha fatti sedere ne’ luoghi celesti, in Cristo Gesù. 7 Acciocchè mostrasse ne’ secoli avvenire l’eccellenti ricchezze della sua grazia, in benignità inverso noi, in Cristo Gesù. 8 Perciocchè voi siete salvati per la grazia, mediante la fede, e ciò non è da voi, è il dono di Dio. 9 Non per opere, acciocchè niuno si glorii. 10 Poichè noi siamo la fattura d’esso, essendo creati in Cristo Gesù a buone opere, le quali Iddio ha preparate, acciocchè camminiamo in esse. 11 PERCIÒ, ricordatevi che già voi Gentili nella carne, che siete chiamati Incirconcisione da quella che è chiamata Circoncisione nella carne, fatta con la mano; 12 in quel tempo eravate senza Cristo, alieni dalla repubblica d’Israele, e stranieri de’ patti della promessa, non avendo speranza, ed essendo senza Dio nel mondo. 13 Ma ora, in Cristo Gesù, voi, che già eravate lontani, siete stati approssimati per il sangue di Cristo. 14 Perciocchè egli è la nostra pace, il quale ha fatto de’ due popoli uno; e avendo disfatta la parete di mezzo che facea la separazione, 15 ha nella sua carne annullata l’inimicizia, la legge de’ comandamenti, posta in ordinamenti; acciocchè creasse in sè stesso i due in un uomo nuovo, facendo la pace; 16 e li riconciliasse amendue in un corpo a Dio, per la croce, avendo uccisa l’inimicizia in sè stesso. 17 Ed essendo venuto, ha evangelizzato pace a voi che eravate lontani, e a quelli che eran vicini. 18 Perciocchè per esso abbiamo gli uni e gli altri introduzione al Padre, in uno Spirito. 19 Voi dunque non siete più forestieri, nè avveniticci; ma concittadini de’ santi, e membri della famiglia di Dio. 20 Essendo edificati sopra il fondamento degli apostoli e de’ profeti, essendo Gesù Cristo stesso la pietra del capo del cantone; 21 in cui tutto l’edificio ben composto cresce in tempio santo nel Signore. 22 Nel quale ancor voi siete insieme edificati, per essere un abitacolo di Dio, in Ispirito. 3 1 PER questa cagione io Paolo, il prigione di Cristo Gesù per voi Gentili; 2 Se pure avete udita la dispensazion della grazia di Dio, che mi è stata data inverso voi. 3 Come per rivelazione egli mi ha fatto conoscere il misterio; siccome avanti in breve scrissi. 4 A che potete, leggendo, conoscere qual sia la mia intelligenza nel misterio di Cristo. 5 Il quale non fu dato a conoscere nell’altre età a’ figliuoli degli uomini, come ora è stato rivelato a’ santi apostoli, e profeti d’esso, in Ispirito; 6 acciocchè i Gentili sieno coeredi, e d’un medesimo corpo, e partecipi della promessa d’esso in Cristo, per l’evangelo. 7 Del quale io sono stato fatto ministro, secondo il dono della grazia di Dio, che mi è stata data, secondo la virtù della sua potenza. 8 A me, dico, il minimo di tutti i santi, è stata data questa grazia d’evangelizzar fra i Gentili le non investigabili ricchezze di Cristo; 9 e di manifestare a tutti, quale è la dispensazion del misterio, il quale da’ secoli è stato occulto in Dio, che ha create tutte le cose per Gesù Cristo; 10 acciocchè nel tempo presente sia data a conoscere ai principati, e alle podestà, ne’ luoghi celesti, per la chiesa, la molto varia sapienza di Dio, 11 secondo il proponimento eterno, il quale egli ha fatto in Cristo Gesù, nostro Signore. 12 In cui noi abbiamo la libertà, e l’introduzione in confidanza, per la fede d’esso. 13 Per la qual cosa io richieggo che non veniate meno dell’animo per le mie tribolazioni, che soffro per voi; il che è la vostra gloria. 14 Per questa cagione, dico, io piego le mie ginocchia al Padre del Signor nostro Gesù Cristo; 15 dal quale è nominata tutta la famiglia, ne’ cieli, e sopra la terra; 16 ch’egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, d’esser fortificati in virtù, per lo suo Spirito, nell’uomo interno; 17 e che Cristo abiti ne’ vostri cuori per la fede. 18 Acciocchè, essendo radicati, e fondati in carità, possiate comprendere, con tutti i santi, qual sia la larghezza, e la lunghezza, e la profondità, e l’altezza, 19 e conoscer la carità di Cristo, che sopravanza ogni conoscenza; acciocchè siate ripieni fino a tutta la pienezza di Dio. 20 Or a colui che può, secondo la potenza che opera in noi, fare infinitamente sopra ciò che noi chieggiamo, o pensiamo; 21 a lui sia la gloria nella Chiesa, in Cristo Gesù, per tutte le generazioni del secolo de’ secoli. Amen. 4 1 IO adunque, il prigione, vi esorto nel Signore, che camminiate condegnamente alla vocazione, della quale siete stati chiamati; 2 con ogni umiltà, e mansuetudine; con pazienza, comportandovi gli uni gli altri in carità; 3 studiandovi di serbar l’unità dello Spirito per il legame della pace. 4 V’è un corpo unico, e un unico Spirito; come ancora voi siete stati chiamati in un’unica speranza della vostra vocazione. 5 V’è un unico Signore, una fede, un battesimo; 6 un Dio unico, e Padre di tutti, il quale è sopra tutte le cose, e fra tutte le cose, e in tutti voi. 7 Ma a ciascun di noi è stata data la grazia, secondo la misura del dono di Cristo. 8 Per la qual cosa dice: Essendo salito in alto, egli ha menata in cattività moltitudine di prigioni, e ha dati de’ doni agli uomini. 9 Or quello: È salito, che cosa è altro, se non che prima ancora era disceso nelle parti più basse della terra? 10 Colui che è disceso è quello stesso, il quale ancora è salito di sopra a tutti i cieli, acciocchè empia tutte le cose. 11 Ed egli stesso ha dati gli uni apostoli, e gli altri profeti, e gli altri evangelisti, e gli altri pastori, e dottori; 12 per lo perfetto adunamento de’ santi, per l’opera del ministerio, per l’edificazione del corpo di Cristo; 13 finchè ci scontriamo tutti nell’unità della fede, e della conoscenza del Figliuol di Dio, in uomo compiuto, alla misura della statura perfetta del corpo di Cristo. 14 Acciocchè non siam più bambini, fiottando e trasportati da ogni vento di dottrina, per la baratteria degli uomini, per la loro astuzia all’artificio, ed insidie dell’inganno. 15 Ma che, seguitando verità in carità, cresciamo in ogni cosa in colui che è il capo, cioè in Cristo. 16 Dal quale tutto il corpo ben composto, e commesso insieme per tutte le giunture di cui è fornito, secondo la virtù che è nella misura di ciascun membro, prende il suo accrescimento alla propria edificazione in carità. 17 QUESTO dico adunque, e protesto nel Signore, che voi non camminiate più come camminano ancora gli altri Gentili, nella vanità della lor mente; 18 intenebrati nell’intelletto, alieni dalla vita di Dio, per l’ignoranza che è in loro, per l’induramento del cuor loro. 19 I quali, essendo divenuti insensibili ad ogni dolore, si sono abbandonati alla dissoluzione, da operare ogni immondizia, con insaziabile cupidità. 20 Ma voi non avete così imparato Cristo; 21 se pur l’avete udito, e siete stati in lui ammaestrati, secondo che la verità è in Gesù: 22 di spogliare, quant’è alla primiera condotta, l’uomo vecchio, il qual si corrompe nelle concupiscenze della seduzione; 23 e d’essere rinnovati per lo Spirito della vostra mente; 24 e d’esser vestiti dell’uomo nuovo, creato, secondo Iddio, in giustizia, e santità di verità. 25 Perciò, deposta la menzogna, parlate in verità ciascuno col suo prossimo; poichè noi siam membra gli uni degli altri. 26 Adiratevi, e non peccate; il sole non tramonti sopra il vostro cruccio. 27 E non date luogo al diavolo. 28 Chi rubava non rubi più; anzi più tosto fatichi, facendo qualche buona opera con le proprie mani, acciocchè abbia di che far parte a colui che ha bisogno. 29 Niuna parola malvagia esca dalla vostra bocca; ma, se ve n’è alcuna buona ad edificazione, secondo il bisogno; acciocchè conferisca grazia agli ascoltanti. 30 E non contristate lo Spirito Santo di Dio, col quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione. 31 Sia tolta via da voi ogni amaritudine, ed ira, e cruccio, e grido, e maldicenza, con ogni malizia. 32 Ma siate gli uni inverso gli altri benigni, misericordiosi, perdonandovi gli uni gli altri, siccome ancora Iddio vi ha perdonati in Cristo. 5 1 Siate adunque imitatori di Dio, come figliuoli diletti. 2 E camminate in carità, siccome ancora Cristo ci ha amati, e ha dato sè stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio, in odor soave. 3 E come si conviene a santi, fornicazione, e niuna immondizia, ed avarizia, non sia pur nominata fra voi; 4 nè disonestà, nè stolto parlare, o buffoneria, le quali cose non si convengono; ma più tosto, ringraziamento. 5 Poichè voi sapete questo: che niun fornicatore, nè immondo, nè avaro, il quale è idolatra, ha eredità nel regno di Cristo, e di Dio. 6 Niuno vi seduca con vani ragionamenti; perciocchè per queste cose vien l’ira di Dio, sopra i figliuoli della disubbidienza. 7 Non siate adunque loro compagni. 8 Perciocchè già eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate come figliuoli di luce 9 poichè il frutto dello Spirito è in ogni bontà, e giustizia, e verità, 10 provando ciò che è accettevole al Signore. 11 E non partecipate le opere infruttuose delle tenebre, anzi più tosto ancora riprendetele. 12 Perciocchè egli è disonesto pur di dire le cose che si fanno da coloro in occulto. 13 Ma tutte le cose, che sono condannate sono manifestate dalla luce; perciocchè tutto ciò che è manifestato è luce. 14 Perciò dice: Risvegliati, tu che dormi, e risorgi da’ morti, e Cristo ti risplenderà. 15 Riguardate adunque come voi camminate con diligente circospezione; non come stolti, ma come savi; 16 ricomperando il tempo, perciocchè i giorni sono malvagi. 17 Perciocchè, non siate disavveduti, ma intendenti qual sia la volontà del Signore. 18 E non v’inebbriate di vino, nel quale vi è dissoluzione; ma siate ripieni dello Spirito; 19 parlando a voi stessi con salmi, ed inni, e canzoni spirituali, cantando, e salmeggiando col cuor vostro al Signore. 20 Rendendo del continuo grazie d’ogni cosa a Dio e Padre, nel nome del Signor nostro Gesù Cristo. 21 Sottoponendovi gli uni agli altri nel timor di Cristo. 22 MOGLI, siate soggette a’ vostri mariti, come al Signore. 23 Poichè il marito è capo della donna, siccome ancora Cristo è capo della Chiesa, ed egli stesso è Salvatore del corpo. 24 Ma altresì, come la Chiesa è soggetta a Cristo, così le mogli debbono esser soggette a’ lor mariti in ogni cosa. 25 Mariti, amate le vostre mogli, siccome ancora Cristo ha amata la Chiesa, e ha dato sè stesso per lei; 26 acciocchè, avendola purgata col lavacro dell’acqua, la santificasse per la parola; 27 per farla comparire davanti a sè, gloriosa, non avendo macchia, nè crespa, nè cosa alcuna tale; ma santa ed irreprensibile. 28 Così debbono i mariti amare le loro mogli, come i lor propri corpi: chi ama la sua moglie ama sè stesso. 29 Perciocchè niuno giammai ebbe in odio la sua carne, anzi la nudrisce, e la cura teneramente, siccome ancora il Signore la Chiesa. 30 Poichè noi siamo membra del suo corpo, della sua carne, e delle sue ossa. 31 Perciò, l’uomo lascerà suo padre, e sua madre, e si congiungerà con la sua moglie, e i due diverranno una stessa carne. 32 Questo mistero è grande; or io dico, a riguardo di Cristo, e della Chiesa. 33 Ma ciascun di voi così ami la sua moglie, come sè stesso; ed altresì la moglie riverisca il marito. 6 1 Figliuoli, ubbidite nel Signore a’ vostri padri e madri, perciocchè ciò è giusto. 2 Onora tuo padre, e tua madre che è il primo comandamento con promessa, 3 acciocchè ti sia bene, e tu sii di lunga vita sopra la terra. 4 E voi, padri, non provocate ad ira i vostri figliuoli; ma allevateli in disciplina, ed ammonizion del Signore. 5 Servi, ubbidite a’ vostri signori secondo la carne, con timore, e tremore, nella semplicità del cuor vostro, come a Cristo. 6 Non servendo all’occhio, come per piacere agli uomini; ma, come servi di Cristo, facendo il voler di Dio d’animo; 7 servendo con benivoglienza, come a Cristo, e non come agli uomini; 8 sapendo che del bene che ciascuno, o servo o franco ch’egli sia, avrà fatto, egli ne riceverà la retribuzion dal Signore. 9 E voi, signori, fate par pari inverso loro, rallentando le minacce; sapendo che il Signore, e vostro, e loro, è ne’ cieli; e che dinanzi a lui non v’è riguardo alla qualità delle persone. 10 NEL rimanente, fratelli miei, fortificatevi nel Signore, e nella forza della sua possanza. 11 Vestite tutta l’armatura di Dio, per poter dimorar ritti, e fermi contro alle insidie del diavolo. 12 Poichè noi non abbiamo il combattimento contro a sangue e carne; ma contro a’ principati, contro alle podestà, contro a’ rettori del mondo, e delle tenebre di questo secolo, contro agli spiriti maligni, ne’ luoghi celesti. 13 Perciò, prendete tutta l’armatura di Dio, acciocchè possiate contrastare nel giorno malvagio; e dopo aver compiuta ogni cosa, restar ritti in piè. 14 Presentatevi adunque al combattimento, cinti di verità intorno a’ lombi, e vestiti dell’usbergo della giustizia; 15 ed avendo i piedi calzati della preparazione dell’evangelo della pace. 16 Sopra tutto, prendendo lo scudo della fede, col quale possiate spegnere tutti i dardi infocati del maligno. 17 Pigliate ancora l’elmo della salute; e la spada dello Spirito, che è la parola di Dio. 18 Orando in ogni tempo, con ogni maniera di preghiera, e supplicazione, in Ispirito; ed a questo stesso vegliando, con ogni perseveranza, ed orazione per tutti i santi. 19 E per me ancora, acciocchè mi sia data parola con apertura di bocca, per far conoscere con libertà il misterio dell’evangelo. 20 Per lo quale io sono ambasciatore in catena; acciocchè io l’annunzii francamente, come mi convien parlare. 21 OR acciocchè ancora voi sappiate lo stato mio, e ciò che io fo, Tichico, il caro fratello, e fedel ministro nel Signore, vi farà assapere il tutto. 22 Il quale io ho mandato a voi a questo stesso fine, acciocchè voi sappiate lo stato nostro, e ch’egli consoli i cuori vostri. 23 Pace a’ fratelli, e carità con fede, da Dio Padre, e dal Signor Gesù Cristo. 24 La grazia sia con tutti quelli che amano il Signor nostro Gesù Cristo, in purità incorruttibile. Amen.

Philippians

1 1 PAOLO, e Timoteo, servitori di Gesù Cristo, a tutti i santi in Cristo Gesù, che sono in Filippi, co’ vescovi e diaconi. 2 Grazia a voi e pace, da Dio nostro Padre, e dal Signor Gesù Cristo. 3 IO rendo grazie all’Iddio mio, di tutta la memoria che io ho di voi 4 facendo sempre, con allegrezza, preghiera per tutti voi, in ogni mia orazione; 5 per la vostra comunione nell’evangelo, dal primo dì infino ad ora. 6 Avendo di questo stesso fidanza: che colui che ha cominciata in voi l’opera buona, la compierà fino al giorno di Cristo Gesù. 7 Siccome è ragionevole che io senta questo di tutti voi; perciocchè io vi ho nel cuore, voi tutti che siete miei consorti nella grazia, così ne’ miei legami, come nella difesa, e confermazione dell’evangelo. 8 Perciocchè Iddio m’è testimonio, come io vi amo tutti affettuosamente con la tenerezza di Gesù Cristo. 9 E di questo prego che la vostra carità abbondi sempre di più in più in conoscenza, ed in ogni intendimento. 10 Affinchè discerniate le cose migliori; acciocchè siate sinceri, e senza intoppo, per lo giorno di Cristo; 11 ripieni di frutti di giustizia, che son per Gesù Cristo; alla gloria, e lode di Dio. 12 ORA, fratelli, io voglio che sappiate che i fatti miei son riusciti a maggiore avanzamento dell’evangelo; 13 talchè i miei legami son divenuti palesi in Cristo, in tutto il pretorio, e a tutti gli altri. 14 E molti de’ fratelli nel Signore, rassicurati per i miei legami, hanno preso vie maggiore ardire di proporre la parola di Dio senza paura. 15 Vero è, che ve ne sono alcuni che predicano anche Cristo per invidia e per contenzione, ma pure ancora altri che lo predicano per buona affezione. 16 Quelli certo annunziano Cristo per contenzione, non puramente; pensando aggiungere afflizione a’ miei legami. 17 Ma questi lo fanno per carità, sapendo che io son posto per la difesa dell’evangelo. 18 Ma che? pure è ad ogni modo, o per pretesto o in verità, Cristo annunziato; e di questo mi rallegro, anzi ancora me ne rallegrerò per l’avvenire. 19 Poichè io so che ciò mi riuscirà a salute, per la vostra orazione, e per la somministrazione dello Spirito di Gesù Cristo; 20 secondo l’intento e la speranza mia, che io non sarò svergognato in cosa alcuna; ma che, con ogni franchezza, come sempre, così ancora al presente, Cristo sarà magnificato nel mio corpo, o per vita, o per morte. 21 Perciocchè a me il vivere è Cristo, e il morire guadagno. 22 Or io non so se il vivere in carne mi è vantaggio, nè ciò che io debbo eleggere. 23 Perciocchè io son distretto da’ due lati; avendo il desiderio di partire di quest’albergo, e di esser con Cristo, il che mi sarebbe di gran lunga migliore; 24 ma il rimanere nella carne è più necessario per voi. 25 E questo so io sicuramente: che io rimarrò, e dimorerò appresso di voi tutti, all’avanzamento vostro, e all’allegrezza della vostra fede. 26 Acciocchè il vostro vanto abbondi in Cristo Gesù, per me, per la mia presenza di nuovo fra voi. 27 SOL conversate condegnamente all’evangelo di Cristo; acciocchè, o ch’io venga, e vi vegga, o ch’io sia assente, io oda de’ fatti vostri, che voi state fermi in uno Spirito, combattendo insieme d’un medesimo animo per la fede dell’evangelo; 28 e non essendo in cosa alcuna spaventati dagli avversari; il che a loro è una dimostrazione di perdizione, ma a voi di salute; e ciò da Dio. 29 Poichè a voi è stato di grazia dato per Cristo, non sol di credere in lui, ma ancora di patir per lui; 30 avendo lo stesso combattimento, il quale avete veduto in me, ed ora udite essere in me. 2 1 Se dunque vi è alcuna consolazione in Cristo, se alcun conforto di carità, se alcuna comunione di Spirito, se alcune viscere e misericordie, 2 rendete compiuta la mia allegrezza, avendo un medesimo sentimento, ed una medesima carità; essendo d’un animo, sentendo una stessa cosa; 3 non facendo nulla per contenzione, o vanagloria; ma per umiltà, ciascun di voi pregiando altrui più che sè stesso. 4 Non riguardate ciascuno al suo proprio, ma ciascuno riguardi eziandio all’altrui. 5 Perciocchè conviene che in voi sia il medesimo sentimento, il quale ancora è stato in Cristo Gesù. 6 Il quale, essendo in forma di Dio, non reputò rapina l’essere uguale a Dio. 7 E pure annichilò sè stesso, presa forma di servo, fatto alla somiglianza degli uomini; 8 e trovato nell’esteriore simile ad un uomo, abbassò sè stesso, essendosi fatto ubbidiente infino alla morte, e la morte della croce. 9 Per la qual cosa ancora Iddio lo ha sovranamente innalzato, e gli ha donato un nome, che è sopra ogni nome; 10 acciocchè nel nome di Gesù si pieghi ogni ginocchio delle creature celesti, e terrestri, e sotterranee; 11 e che ogni lingua confessi che Gesù Cristo è il Signore, alla gloria di Dio Padre. 12 Perciò, cari miei, come sempre mi avete ubbidito, non sol come nella mia presenza, ma ancora molto più al presente nella mia assenza, compiete la vostra salute con timore, e tremore. 13 Poichè Iddio è quel che opera in voi il volere e l’operare, per il suo beneplacito. 14 Fate ogni cosa senza mormorii, e quistioni; 15 acciocchè siate irreprensibili, e sinceri, figliuoli di Dio senza biasimo, in mezzo della perversa e storta generazione, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, portando innanzi a quella la parola della vita; 16 acciocchè io abbia di che gloriarmi nel giorno di Cristo, ch’io non son corso in vano, nè in vano ho faticato. 17 E se pure anche sono, a guisa d’offerta da spandere, sparso sopra l’ostia e il sacrificio della fede vostra, io ne gioisco, e ne congioisco con tutti voi. 18 Gioitene parimente voi, e congioitene meco. 19 OR io spero nel Signore Gesù di mandarvi tosto Timoteo, acciocchè io ancora, avendo saputo lo stato vostro, sia inanimato. 20 Perciocchè io non ho alcuno d’animo pari a lui, il quale sinceramente abbia cura de’ fatti vostri. 21 Poichè tutti cercano il lor proprio, non ciò che è di Cristo Gesù. 22 Ma voi conoscete la prova d’esso; come egli ha servito meco nell’evangelo, nella maniera che un figliuolo serve al padre. 23 Io spero adunque mandarlo, subito che avrò veduto come andranno i fatti miei. 24 Or io ho fidanza nel Signore ch’io ancora tosto verrò. 25 Ma ho stimato necessario di mandarvi Epafrodito, mio fratello, e compagno d’opera, e di milizia, e vostro apostolo, e ministro de’ miei bisogni. 26 Perciocchè egli desiderava molto vedervi tutti; ed era angosciato per ciò che avevate udito ch’egli era stato infermo. 27 Perciocchè certo egli è stato infermo, ben vicin della morte; ma Iddio ha avuta pietà di lui; e non solo di lui, ma di me ancora, acciocchè io non avessi tristizia sopra tristizia. 28 Perciò vie più diligentemente l’ho mandato, acciocchè, veggendolo, voi vi rallegriate di nuovo, e ch’io stesso sia men contristato. 29 Accoglietelo adunque nel Signore con ogni allegrezza, ed abbiate tali in istima. 30 Perciocchè egli è stato ben presso della morte per l’opera di Cristo, avendo esposta a rischio la propria vita, per supplire alla mancanza del vostro servigio inverso me. 3 1 QUANT’è al rimanente, fratelli miei, rallegratevi nel Signore. A me certo non è grave scrivervi le medesime cose, e per voi è sicuro. 2 Guardatevi da’ cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi dal ricidimento. 3 Poichè la circoncisione siam noi, noi che serviamo in Ispirito a Dio, e ci gloriamo in Cristo Gesù, e non ci confidiamo nella carne. 4 Benchè eziandio nella carne io avrei di che confidarmi; se alcun altro si pensa aver di che confidarsi nella carne, io l’ho molto più. 5 Io, che sono stato circonciso l’ottavo giorno, che sono della nazione d’Israele, della tribù di Beniamino, Ebreo di Ebrei; quant’è alla legge, Fariseo; 6 quant’è alla zelo, essendo stato persecutor della chiesa; quant’è alla giustizia, che è nella legge, essendo stato irreprensibile. 7 Ma le cose che mi eran guadagni, quelle ho reputate danno, per Cristo. 8 Anzi pure ancora reputo tutte queste cose esser danno, per l’eccellenza della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale io ho fatta perdita di tutte queste cose, e le reputo tanti sterchi, acciocchè io guadagni Cristo. 9 E sia trovato in lui, non già avendo la mia giustizia, che è dalla legge; ma quella che è per la fede di Cristo: la giustizia che è da Dio, mediante la fede; 10 per conoscere esso Cristo, e la virtù della sua risurrezione, e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme alla sua morte; 11 per provare se una volta perverrò alla risurrezione de’ morti. 12 Non già ch’io abbia ottenuto il premio, o che già sia pervenuto alla perfezione; anzi proseguo, per procacciar di ottenere il premio; per la qual cagione ancora sono stato preso da Gesù Cristo. 13 Fratelli, io non reputo d’avere ancora ottenuto il premio; 14 ma una cosa fo: dimenticando le cose che sono dietro, e distendendomi alle cose che son davanti, proseguo il corso verso il segno, al palio della superna vocazione di Dio, in Cristo Gesù. 15 Perciò, quanti siamo compiuti, abbiam questo sentimento; e se voi sentite altrimenti in alcuna cosa, Iddio vi rivelerà quello ancora. 16 Ma pur camminiamo d’una stessa regola, e sentiamo una stessa cosa, in ciò a che siam pervenuti. 17 Siate miei imitatori, fratelli; e considerate coloro che camminano così, come avete noi per esempio. 18 Percioccchè molti camminano, de’ quali molte volte vi ho detto, ed ancora al presente lo dico piangendo, che sono i nemici della croce di Cristo, 19 il cui fine è perdizione, il cui Dio è il ventre, e la cui gloria è in ciò che torna alla confusione loro; i quali hanno il pensiero, e l’affetto alle cose terrestri. 20 Poichè noi viviamo ne’ cieli, come nella nostra città: onde ancora aspettiamo il Salvatore, il Signor Gesù Cristo. 21 Il quale trasformerà il nostro corpo vile, acciocchè sia reso conforme al suo corpo glorioso, secondo la virtù per la quale può eziandio sottoporsi ogni cosa. 4 1 Perciò fratelli miei cari e desideratissimi, allegrezza e corona mia, state in questa maniera fermi nel Signore, diletti. 2 Io esorto Evodia, esorto parimente Sintiche, d’avere un medesimo sentimento nel Signore. 3 Io prego te ancora, leal consorte, sovvieni a queste donne, le quali hanno combattuto meco nell’evangelo, insieme con Clemente, e gli altri miei compagni d’opera, i cui nomi sono nel libro della vita. 4 Rallegratevi del continuo nel Signore; da capo dico, rallegratevi. 5 La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini, il Signore è vicino. 6 Non siate con ansietà solleciti di cosa alcuna; ma sieno in ogni cosa le vostre richieste notificate a Dio, per l’orazione e per la preghiera, con ringraziamento. 7 E la pace di Dio, la qual sopravanza ogni intelletto, guarderà i vostri cuori, e le vostre menti, in Cristo Gesù. 8 Quant’è al rimanente, fratelli, tutte le cose che son veraci, tutte le cose che sono oneste, tutte le cose che son giuste, tutte le cose che sono pure, tutte le cose che sono amabili, tutte le cose che son di buona fama, se vi è alcuna virtù, e se vi è alcuna lode, a queste cose pensate. 9 Le quali ancora avete imparate, e ricevute, e udite da me, e vedute in me; fate queste cose, e l’Iddio della pace sarà con voi. 10 OR io mi son grandemente rallegrato nel Signore, che omai voi siete rinverditi ad aver cura di me; di cui ancora avevate cura, ma vi mancava l’opportunità. 11 Io nol dico, perchè io abbia mancamento; perciocchè io ho imparato ad esser contento nello stato nel qual mi trovo. 12 Io so essere abbassato, so altresì abbondare; in tutto, e per tutto sono ammaestrato ad esser saziato, e ad aver fame; ad abbondare, ed a sofferir mancamento. 13 Io posso ogni cosa in Cristo, che mi fortifica. 14 Tuttavolta, voi avete fatto bene d’aver dal canto vostro preso parte alla mia afflizione. 15 Or voi ancora, o Filippesi, sapete che nel principio dell’evangelo, quando io partii di Macedonia, niuna chiesa mi comunicò nulla, per conto del dare e dell’avere, se non voi soli. 16 Poichè ancora in Tessalonica mi avete mandato, una e due volte, quel che mi era bisogno. 17 Non già ch’io ricerchi i doni, anzi ricerco il frutto che abbondi a vostra ragione. 18 Or io ho ricevuto il tutto, ed abbondo; io son ripieno, avendo ricevuto da Epafrodito ciò che mi è stato mandato da voi, che è un odor soave, un sacrificio accettevole, piacevole a Dio. 19 Or l’Iddio mio supplirà ogni vostro bisogno, secondo le ricchezze sue in gloria, in Cristo Gesù. 20 Or all’Iddio, e Padre nostro, sia la gloria ne’ secoli de’ secoli. Amen. 21 Salutate tutti i santi in Cristo Gesù. 22 I fratelli che son meco vi salutano; tutti i santi vi salutano, e massimamente quei della casa di Cesare. 23 La grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. Amen.

Colossians

1 1 PAOLO, apostolo di Gesù Cristo, per la volontà di Dio, e il fratello Timoteo; 2 a’ santi, e fedeli fratelli in Cristo, che sono in Colosse. Grazia a voi, e pace, da Dio nostro Padre, e dal Signor Gesù Cristo. 3 NOI rendiam grazie a Dio, e Padre del Signor nostro Gesù Cristo, facendo del continuo orazione per voi; 4 avendo udita la fede vostra in Cristo Gesù, e la vostra carità inverso tutti i santi; 5 per la speranza che vi è riposta ne’ cieli, la quale innanzi avete udita nella parola della verità dell’evangelo. 6 Il quale è pervenuto a voi, come ancora per tutto il mondo; e fruttifica, e cresce, siccome ancora fra voi, dal dì che voi udiste, e conosceste la grazia di Dio in verità. 7 Come ancora avete imparato da Epafra, nostro caro conservo, il quale è fedel ministro di Cristo per voi. 8 Il quale ancora ci ha dichiarata la vostra carità in Ispirito. 9 Perciò ancora noi, dal dì che abbiamo ciò udito, non restiamo di fare orazione per voi e di richiedere che siate ripieni della conoscenza della volontà d’esso in ogni sapienza, ed intelligenza spirituale. 10 Acciocchè camminiate condegnamente al Signore, per compiacergli in ogni cosa, fruttificando in ogni opera buona, e crescendo nella conoscenza di Dio; 11 essendo fortificati in ogni forza, secondo la possanza della sua gloria, ad ogni sofferenza e pazienza, con allegrezza; 12 rendendo grazie a Dio, e Padre, che ci ha fatti degni di partecipar la sorte de’ santi nella luce. 13 Il quale ci ha riscossi dalla podestà delle tenebre, e ci ha trasportati nel regno del Figliuolo dell’amor suo. 14 In cui abbiamo la redenzione per lo suo sangue, la remission de’ peccati. 15 EGLI è l’immagine dell’Iddio invisibile, il primogenito d’ogni creatura. 16 Poichè in lui sono state create tutte le cose, quelle che son ne’ cieli, e quelle che son sopra la terra; le cose visibili e le invisibili; e troni, e signorie, e principati, e podestà; tutte le cose sono state create per lui, e per cagione di lui. 17 Ed egli è avanti ogni cosa, e tutte le cose consistono in lui. 18 Ed egli stesso è il capo del corpo della chiesa; egli, dico, che è il principio, il primogenito da’ morti; acciocchè in ogni cosa tenga il primo grado. 19 Perciocchè è piaciuto al Padre che tutta la pienezza abiti in lui; 20 ed avendo fatta la pace per il sangue della croce d’esso, riconciliarsi per lui tutte le cose; così quelle che sono sopra la terra, come quelle che sono ne’ cieli. 21 E voi stessi, che già eravate alieni, e nemici con la mente, nelle opere malvage; 22 pure ora vi ha riconciliati nel corpo della sua carne, per la morte, per farvi comparire davanti a sè santi, ed irreprensibili, e senza colpa. 23 Se pure perseverate nella fede, essendo fondati e fermi; e non essendo smossi dalla speranza dell’evangelo che voi avete udito, il quale è stato predicato fra ogni creatura che è sotto il cielo; del quale io Paolo sono stato fatto ministro. 24 ORA mi rallegro nelle mie sofferenza per voi, e per mia vicenda compio nella mia carne ciò che resta ancora a compiere delle afflizioni di Cristo, per lo corpo d’esso, che è la chiesa. 25 Della quale io sono stato fatto ministro, secondo la dispensazione di Dio, che mi è stata data inverso voi, per compiere il servigio della parola di Dio. 26 Il misterio, che è stato occulto da secoli ed età; ed ora è stato manifestato a’ santi d’esso. 27 A’ quali Iddio ha voluto far conoscere quali sieno le ricchezze della gloria di questo misterio inverso i Gentili, che è Cristo in voi, speranza di gloria. 28 Il quale noi annunziamo, ammondendo, ed ammaestrando ogni uomo in ogni sapienza; acciocchè presentiamo ogni uomo compiuto in Cristo Gesù. 29 A che ancora io fatico, combattendo secondo la virtù d’esso, la quale opera in me con potenza. 2 1 PERCIOCCHÈ io voglio che sappiate quanto gran combattimento io ho per voi, e per quelli che sono in Laodicea, e per tutti quelli che non hanno veduta la mia faccia in carne. 2 Acciocchè i lor cuori sieno consolati, essendo eglino congiunti in carità, ed in tutte le ricchezze del pieno accertamento dell’intelligenza, alla conoscenza del misterio di Dio e Padre, e di Cristo. In cui son nascosti tutti i tesori della sapienza, 3 e della conoscenza. 4 Or questo dico, acciocchè niuno v’inganni per parlare acconcio a persuadere. 5 Perciocchè, benchè di carne io sia assente, pur son con voi di spirito, rallegrandomi, e veggendo il vostro ordine, e la fermezza della vostra fede in Cristo. 6 Come dunque voi avete ricevuto il Signor Cristo Gesù, così camminate in esso, 7 essendo radicati, ed edificati in lui, e confermati nella fede; siccome siete stati insegnati, abbondando in essa con ringraziamento. 8 Guardate che non vi sia alcuno che vi tragga in preda per la filosofia, e vano inganno, secondo la tradizione degli uomini, secondo gli elementi del mondo, e non secondo Cristo. 9 Poichè in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deità. 10 E voi siete ripieni in lui, che è il capo d’ogni principato, e podestà. 11 Nel quale ancora siete stati circoncisi d’una circoncisione fatta senza mano, nello spogliamento del corpo de’ peccati della carne, nella circoncisione di Cristo. 12 Essendo stati con lui seppelliti nel battesimo; in cui ancora siete insieme risuscitati, per la fede della virtù di Dio, che ha risuscitato lui da’ morti. 13 Ed ha con lui vivificati voi, che eravate morti ne’ peccati, e nell’incirconcisione della vostra carne; avendovi perdonati tutti i peccati; 14 avendo cancellata l’obbligazione che era contro a noi negli ordinamenti, la quale ci era contraria; e quella ha tolta via, avendola confitta nella croce. 15 Ed avendo spogliate le podestà, e i principati, li ha pubblicamente menati in ispettacolo, trionfando d’essi in esso. 16 Niuno adunque vi giudichi in mangiare, od in bere, o per rispetto di festa, o di calendi, o di sabati. 17 Le quali cose son ombra di quelle che dovevano avvenire; ma il corpo è di Cristo. 18 Niuno vi condanni a suo arbitrio, in umiltà, e servigio degli angeli, ponendo il piè nelle cose che non ha vedute, essendo temerariamente gonfio dalla mente della sua carne. 19 E non attenendosi al Capo, dal quale tutto il corpo, fornito, e ben commesso insieme per le giunture, ed i legami, prende l’accrescimento di Dio. 20 Se dunque, essendo morti con Cristo, siete sciolti dagli elementi del mondo, perchè, come se viveste nel mondo, vi s’impongono ordinamenti? 21 Non toccare, non assaggiare, non maneggiare 22 le quali cose tutte periscono per l’uso, secondo i comandamenti, e le dottrine degli uomini? 23 Le quali cose hanno bene alcuna apparenza di sapienza, in religion volontaria, ed in umiltà, e in non risparmiare il corpo in ciò che è per satollar la carne; non in onore alcuno. 3 1 SE dunque voi siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di sopra, dove Cristo è a sedere alla destra di Dio. 2 Pensate alle cose di sopra, non a quelle che son sopra la terra. 3 Perciocchè voi siete morti, e la vita vostra è nascosta con Cristo in Dio. 4 Quando Cristo, che è la vita vostra, apparirà, allora ancor voi apparirete con lui in gloria. 5 Mortificate adunque le vostre membra che son sopra la terra; fornicazione, immondizia, lussuria nefanda, mala concupiscenza, ed avarizia, che è idolatria. 6 Per le quali cose viene l’ira di Dio sopra i figliuoli della disubbidienza. 7 Nelle quali già camminaste ancor voi, quando vivevate in esse. 8 Ma ora deponete ancora voi tutte queste cose: ira, cruccio, malizia, e fuor della vostra bocca maldicenza, e parlar disonesto. 9 Non mentite gli uni agli altri, avendo spogliato l’uomo vecchio co’ suoi atti; 10 e vestito il nuovo, che si rinnova a conoscenza, secondo l’immagine di colui che l’ha creato. 11 Dove non vi è Greco e Giudeo, circoncisione e incirconcisione, Barbaro e Scita, servo e franco; ma Cristo è ogni cosa, ed in tutti. 12 Vestitevi adunque, come eletti di Dio, santi, e diletti, di viscere di misericordia, di benignità, d’umiltà, di mansuetudine, di pazienza; 13 comportandovi gli uni gli altri, e perdonandovi, se alcuno ha qualche querela contro ad un altro; come Cristo ancora vi ha perdonati, fate voi altresì il simigliante. 14 E per tutte queste cose, vestitevi di carità, che è il legame della perfezione. 15 Ed abbia la presidenza ne’ cuori vostri la pace di Dio, alla quale ancora siete stati chiamati in un corpo; e siate riconoscenti. 16 La parola di Cristo abiti in voi doviziosamente, in ogni sapienza; ammaestrandovi, ed ammonendovi gli uni gli altri, con salmi, ed inni, e canzoni spirituali; cantando con grazia del cuor vostro al Signore. 17 E qualunque cosa facciate, in parola, o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesù, rendendo grazie a Dio, e Padre, per lui. 18 MOGLI, siate soggette a’ mariti, come si conviene nel Signore. 19 Mariti, amate le mogli, e non v’inasprite contro a loro. 20 Figliuoli, ubbidite a’ padri e madri, in ogni cosa; poichè questo è accettevole al Signore. 21 Padri, non provocate ad ira i vostri figliuoli, acciocchè non vengan meno dell’animo. 22 Servi, ubbidite in ogni cosa a quelli che son vostri signori secondo la carne; non servendo all’occhio, come per piacere agli uomini; ma in semplicità di cuore, temendo Iddio. 23 E qualunque cosa facciate, operate d’animo, facendolo come al Signore, e non agli uomini; 24 sapendo che dal Signore riceverete la retribuzione dell’eredità; poichè voi servite a Cristo, il Signore. 25 Ma chi fa torto riceverà la retribuzione del torto ch’egli avrà fatto, e non vi è riguardo a qualità di persona. 4 1 (G3-26) Signori, fate ciò che è giusto, e ragionevole inverso i servi, sapendo che ancora voi avete un Signore ne’ cieli. 2 (G4-1) PERSEVERATE nell’orazione, vegliando in essa con ringraziamento. 3 (G4-2) Pregando insieme ancora per noi, acciocchè Iddio apra eziandio a noi la porta della parola, per annunziare il misterio di Cristo, per lo quale anche sono prigione; 4 (G4-3) acciocchè io lo manifesti, come mi convien parlare. 5 (G4-4) Procedete con sapienza inverso quei di fuori; ricomperando il tempo. 6 (G4-5) Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale; per sapere come vi si convien rispondere a ciascuno. 7 (G4-6) TICHICO, il caro fratello, e fedel ministro, e mio conservo nel Signore, vi farà assapere tutto lo stato mio. 8 (G4-7) Il quale io ho mandato a voi a questo stesso fine, acciocchè sappia lo stato vostro, e consoli i cuori vostri, 9 (G4-8) insieme col fedele, e caro fratello Onesimo, il quale è de’ vostri; essi vi faranno assaper tutte le cose di qua. 10 (G4-9) Aristarco, prigione meco, vi saluta; così ancora Marco, il cugino di Barnaba; intorno al quale avete ricevuto ordine; se viene a voi, accoglietelo. 11 (G4-10) E Gesù, detto Giusto, i quali son della circoncisione; questi soli son gli operai nell’opera del regno di Dio, i quali mi sono stati di conforto. 12 (G4-11) Epafra, che è de’ vostri, servo di Cristo, vi saluta; combattendo sempre per voi nelle orazioni, acciocchè stiate fermi, perfetti, e compiuti in tutta la volontà di Dio. 13 (G4-12) Perciocchè io gli rendo testimonianza, ch’egli ha un gran zelo per voi, e per quelli che sono in Laodicea, e per quelli che sono in Ierapoli. 14 (G4-13) Il diletto Luca, il medico, e Dema, vi salutano. 15 (G4-14) Salutate i fratelli che sono in Laodicea, e Ninfa, e la chiesa che è in casa sua. 16 (G4-15) E quando quest’epistola sarà stata letta fra voi, fate che sia ancor letta nella chiesa de’ Laodicesi; e che ancora voi leggiate quella che vi sarà mandata da Laodicea. 17 (G4-16) E dite ad Archippo: Guarda al ministerio che tu hai ricevuto nel Signore, acciocchè tu l’adempia. 18 (G4-17) Il saluto, scritto di mano propria di me Paolo. Ricordatevi de’ miei legami. La grazia sia con voi. Amen.

1 Thessalonians

1 1 PAOLO, e Silvano, e Timoteo, alla chiesa de’ Tessalonicesi, che è in Dio Padre, e nel Signor Gesù Cristo. Grazia a voi e pace, da Dio nostro Padre, e dal Signor Gesù Cristo. 2 NOI rendiamo del continuo grazie a Dio per tutti voi, facendo di voi menzione nelle nostre orazioni; 3 rammemorandoci continuamente l’opera della vostra fede, e la fatica della vostra carità, e la sofferenza della speranza che voi avete nel Signor nostro Gesù Cristo; nel cospetto di Dio, nostro Padre; 4 sapendo, fratelli amati di Dio, la vostra elezione. 5 Poichè il nostro evangelo non è stato inverso voi in parola solamente, ma ancora in virtù, e in Ispirito Santo, e in molto accertamento; siccome voi sapete quali siamo stati fra voi per amor vostro. 6 E voi siete stati imitatori nostri, e del Signore, avendo ricevuta la parola in molta afflizione, con allegrezza dello Spirito Santo. 7 Talchè siete stati esempi a tutti i credenti in Macedonia, ed in Acaia. 8 Perciocchè non sol da voi è risonata la parola del Signore nella Macedonia, e nell’Acaia; ma ancora la fede vostra, la quale avete inverso Iddio, è stata divolgata in ogni luogo; talchè non abbiam bisogno di dirne cosa alcuna. 9 Poichè eglino stessi raccontano di noi, quale entrata noi abbiamo avuta tra voi, e come vi siete convertiti dagl’idoli a Dio, per servire all’Iddio vivente, e vero; 10 e per aspettar da’ cieli il suo Figliuolo, il quale egli ha risuscitato da’ morti, cioè Gesù, che ci libera dall’ira a venire. 2 1 PERCIOCCHÈ voi stessi sapete, fratelli, che la nostra entrata fra voi non è stata vana. 2 Anzi, benchè prima avessimo, come sapete, patito, e fossimo stati ingiuriati in Filippi, pur ci siamo francamente inanimati nell’Iddio nostro, da annunziarvi l’evangelo di Dio, con molto combattimento. 3 Poichè la nostra esortazione non procede da inganno, nè da impurità; e non è con frode. 4 Anzi, come siamo stati approvati da Dio, per fidarci l’Evangelo; così parliamo, non come per piacere agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori. 5 Perciocchè ancora noi non abbiamo giammai usato parlar lusinghevole, come voi sapete, nè occasione d’avarizia; Iddio ne è testimonio. 6 Nè abbiamo cercato gloria dagli uomini, nè da voi, nè da altri, benchè potessimo usar gravità, come apostoli di Cristo. 7 Ma siamo stati mansueti fra voi, come una balia, che alleva teneramente i suoi propri figliuoli. 8 In questa maniera, avendovi sommamente cari, eravamo mossi di buona volontà a comunicarvi, non sol l’evangelo di Dio, ma ancora le nostre proprie anime; perchè ci eravate diletti. 9 Perciocchè, fratelli, voi vi ricordate della nostra fatica, e travaglio; poichè, lavorando giorno e notte, per non gravare alcun di voi, abbiam predicato in mezzo a voi l’Evangelo di Dio. 10 Voi siete testimoni, e Dio ancora, come ci siam portati santamente, e giustamente, e senza biasimo, inverso voi che credete. 11 Siccome voi sapete che, come un padre i suoi figliuoli, noi abbiamo esortato, e consolato ciascun di voi; 12 e protestato che camminiate condegnamente a Dio, che vi chiama al suo regno e gloria. 13 Perciò ancora, noi non restiamo di render grazie a Dio, di ciò che, avendo ricevuta da noi la parola della predicazione di Dio, voi l’avete raccolta, non come parola d’uomini; ma, siccome è veramente, come parola di Dio, la quale ancora opera efficacemente in voi che credete. 14 Poichè voi, fratelli, siete divenuti imitatori delle chiese di Dio, che son nella Giudea, in Cristo Gesù; perciocchè ancora voi avete sofferte da quei della vostra nazione le medesime cose ch’essi da’ Giudei. 15 I quali ed hanno ucciso il Signor Gesù, e i lor propri profeti; e ci hanno scacciati, e non piacciono a Dio, e son contrari a tutti gli uomini; 16 divietandoci di parlare a’ Gentili, acciocchè sieno salvati; affin di colmar sempre la misura de ‘lor peccati; or l’ira è venuta sopra loro fino all’estremo. 17 OR noi, fratelli, orbati di voi per un momento di tempo, di faccia, e non di cuore, ci siam vie più studiati di veder la vostra faccia, con molto desiderio. 18 Perciò, siam voluti, io Paolo almeno, una e due volte, venire a voi; ma Satana ci ha impediti. 19 Perciocchè, quale è la nostra speranza, o allegrezza, o corona di gloria? non siete dessa ancora voi, nel cospetto del Signor nostro Gesù Cristo, nel suo avvenimento? 20 Poichè voi siete la nostra gloria ed allegrezza. 3 1 Perciò, non potendo più sofferire, avemmo a grado d’esser lasciati soli in Atene; 2 E mandammo Timoteo, nostro fratello, e ministro di Dio, e nostro compagno d’opera nell’evangelo di Cristo, per confermarvi, e confortarvi intorno alla vostra fede. 3 Acciocchè niuno fosse commosso in queste afflizioni; poichè voi stessi sapete che noi siam posti a questo. 4 Perciocchè, eziandio quando eravamo fra voi, vi predicevamo, che saremmo afflitti; siccome ancora è avvenuto, e voi il sapete. 5 Perciò ancora, non potendo più sofferire, io lo mandai, per conoscer la fede vostra; che talora il tentatore non vi avesse tentati, e la nostra fatica non fosse riuscita vana. 6 Or al presente, essendo Timoteo venuto da voi a noi, ed avendoci rapportate liete novelle della vostra fede, e carità; e che voi avete del continuo buona ricordanza di noi, desiderando grandemente di vederci, siccome ancora noi voi; 7 perciò, fratelli, noi siamo stati consolati di voi, in tutta la nostra afflizione, e necessità, per la vostra fede. 8 Poichè ora viviamo, se voi state fermi nel Signore. 9 Perciocchè, quali grazie possiam noi render di voi a Dio, per tutta l’allegrezza, della quale ci rallegriamo per voi, nel cospetto dell’Iddio nostro? 10 Pregando intentissimamente, notte e giorno, di poter vedere la vostra faccia, e compier le cose che mancano ancora alla fede vostra. 11 Or Iddio stesso, Padre nostro, e il Signor nostro Gesù Cristo, addirizzi il nostro cammino a voi. 12 E il Signore vi accresca, e faccia abbondare in carità gli uni inverso gli altri, e inverso tutti; come noi ancora abbondiamo inverso voi; 13 per raffermare i vostri cuori, acciocchè sieno irreprensibili in santità, nel cospetto di Dio, Padre nostro, all’avvenimento del Signor nostro Gesù Cristo, con tutti i suoi santi. Amen. 4 1 NEL rimanente adunque, fratelli, noi vi preghiamo, ed esortiamo nel Signore Gesù, che, come avete da noi ricevuto come vi convien camminare, e piacere a Dio, in ciò vie più abbondiate. 2 Perciocchè voi sapete quali comandamenti vi abbiamo dati per lo Signore Gesù. 3 Poichè questa è la volontà di Dio, cioè: la vostra santificazione; acciocchè vi asteniate dalla fornicazione; 4 e che ciascun di voi sappia possedere il suo vaso in santificazione, ed onore; 5 non in passione di concupiscenza, come i Gentili, i quali non conoscono Iddio. 6 E che niuno oppressi il suo prossimo, nè gli faccia frode negli affari di questa vita; perciocchè il Signore è il vendicator di tutte queste cose; siccome ancora vi abbiamo innanzi detto, e protestato. 7 Poichè Iddio non ci ha chiamati ad immondizia, ma a santificazione. 8 Perciò chi sprezza queste cose non isprezza un uomo, ma Iddio, il quale ancora ha messo il suo Spirito Santo in noi. 9 Ora, quant’è all’amor fraterno, voi non avete bisogno ch’io ve ne scriva; perciocchè voi stessi siete insegnati da Dio ad amarvi gli uni gli altri. 10 Perciocchè lo stesso fate voi ancora inverso tutti i fratelli, che sono in tutta la Macedonia; or vi esortiamo, fratelli, che in ciò vie più abbondiate. 11 E procacciate studiosamente di vivere in quiete, e di fare i fatti vostri, e di lavorar colle proprie mani, siccome vi abbiamo ordinato. 12 Acciocchè camminiate onestamente inverso que’ di fuori, e non abbiate bisogno di cosa alcuna. 13 ORA, fratelli, noi non vogliamo che siate in ignoranza intorno a quelli che dormono; acciocchè non siate contristati, come gli altri che non hanno speranza. 14 Poichè, se crediamo che Gesù è morto, ed è risuscitato, Iddio ancora addurrà con lui quelli che dormono in Gesù. 15 Perciocchè noi vi diciamo questo per parola del Signore: che noi viventi, che sarem rimasti fino alla venuta del Signore, non andremo innanzi a coloro che dormono. 16 Perciocchè il Signore stesso, con acclamazion di conforto, con voce di arcangelo, e con tromba di Dio, discenderà dal cielo; e quelli che son morti in Cristo risusciteranno primieramente. 17 Poi noi viventi, che saremo rimasti, saremo insieme con loro rapiti nelle nuvole, a scontrare il Signore nell’aria; e così saremo sempre col Signore. 18 Consolatevi adunque gli uni gli altri con queste parole. 5 1 Ora, quant’è a’ tempi, ed alle stagioni, fratelli, voi non avete bisogno che ve ne sia scritto. 2 Poichè voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verrà come un ladro di notte. 3 Perciocchè, quando diranno: Pace e sicurtà, allora di subito sopraggiungerà loro perdizione, come i dolori del parto alla donna gravida; e non iscamperanno punto. 4 Ma voi, fratelli, non siete in tenebre, sì che quel giorno vi colga, a guisa di ladro. 5 Voi tutti siete figliuoli di luce, e figliuoli di giorno; noi non siam della notte, nè delle tenebre. 6 Perciò, non dormiamo, come gli altri; ma vegliamo, e siamo sobri. 7 Perciocchè coloro che dormono, dormono di notte, e coloro che s’inebbriano, s’inebbriano di notte. 8 Ma noi, essendo figliuoli del giorno, siamo sobri, vestiti dell’usbergo della fede, e della carità; e per elmo, della speranza della salute. 9 Poichè Iddio non ci ha posti ad ira, ma ad acquisto di salute, per lo Signor nostro Gesù Cristo; 10 il quale è morto per noi, acciocchè, o che vegliamo, o che dormiamo, viviamo insieme con lui. 11 Perciò, consolatevi gli uni gli altri, ed edificate l’un l’altro, come ancora fate. 12 ORA, fratelli, non vi preghiamo di riconoscer coloro che fra voi faticano, e che vi son preposti nel Signore, e che vi ammoniscono; 13 e d’averli in somma stima in carità, per l’opera loro. Vivete in pace fra voi. 14 Ora, fratelli, noi vi esortiamo che ammoniate i disordinati, confortiate i pusillanimi, sostentiate i deboli, siate pazienti inverso tutti. 15 Guardate che niuno renda male per male ad alcuno; anzi procacciate sempre il bene, così gli uni inverso gli altri, come inverso tutti. 16 Siate sempre allegri. 17 Non restate mai d’orare. 18 In ogni cosa rendete grazie, perciocchè tale è la volontà di Dio in Cristo Gesù inverso voi. 19 Non ispegnete lo Spirito. 20 Non isprezzate le profezie. 21 Provate ogni cosa, ritenete il bene. 22 Astenetevi da ogni apparenza di male. 23 Or l’Iddio della pace vi santifichi egli stesso tutti intieri; e sia conservato intiero il vostro spirito, e l’anima, e il corpo, senza biasimo, all’avvenimento del Signor nostro Gesù Cristo. 24 Fedele è colui che vi chiama, il quale ancora lo farà. 25 Fratelli, pregate per noi. 26 Salutate tutti i fratelli con un santo bacio. 27 Io vi scongiuro per lo Signore, che questa epistola sia letta a tutti i santi fratelli. 28 La grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con voi. Amen.

2 Thessalonians

1 1 PAOLO, e Silvano, e Timoteo, alla chiesa de’ Tessalonicesi, che è in Dio, nostro Padre; e nel Signor Gesù Cristo. 2 Grazia a voi, e pace, da Dio nostro Padre, e dal Signor Gesù Cristo. 3 NOI siamo obbligati di render sempre grazie di voi a Dio, fratelli, come egli è ben convenevole; perciocchè la vostra fede cresce sommamente, e la carità di ciascun di tutti voi abbonda fra voi scambievolmente. 4 Talchè noi stessi ci gloriamo di voi, nelle chiese di Dio, per la vostra sofferenza, e fede, in tutte le vostre persecuzioni, ed afflizioni, che voi sostenete. 5 Il che è una dimostrazione del giusto giudizio di Dio, acciocchè siate reputati degni del regno di Dio, per lo quale ancora patite. 6 Poichè è cosa giusta dinnanzi a Dio, di rendere afflizione a coloro che vi affliggono; 7 ed a voi, che siete afflitti, requie con noi, quando il Signor Gesù Cristo apparirà dal cielo, con gli angeli della sua potenza; 8 con fuoco fiammeggiante, prendendo vendetta di coloro che non conoscono Iddio, e di coloro che non ubbidiscono all’evangelo del Signor nostro Gesù Cristo. 9 I quali porteranno la pena, la perdizione eterna, dalla faccia del Signore, e dalla gloria della sua possanza; 10 quando egli sarà venuto per esser glorificato ne’ suoi santi, e reso maraviglioso in tutti i credenti poichè alla nostra testimonianza presso voi è stata prestata fede, in quel giorno. 11 Per la qual cosa ancora noi preghiamo del continuo per voi, che l’Iddio nostro vi faccia degni di questa vocazione, e compia tutto il beneplacito della sua bontà, e l’opera della fede, con potenza. 12 Acciocchè sia glorificato il nome del Signor nostro Gesù Cristo in voi, e voi in lui; secondo la grazia dell’Iddio nostro e del Signor Gesù Cristo. 2 1 OR noi vi preghiamo, fratelli, riguardo all’avvenimento del Signor nostro Gesù Cristo, ed al nostro adunamento in lui, 2 che non siate tosto smossi della mente, nè turbati, per ispirito, nè per parola, nè per epistola, come da parte nostra, quasi che il giorno di Cristo soprastia vicino. 3 Niuno v’inganni per alcuna maniera; perciocchè quel giorno non verrà, che prima non sia venuta l’apostasia, e non sia manifestato l’uomo del peccato, il figliuol della perdizione. 4 L’avversario, che s’innalza sopra chiunque è chiamato dio, o divinità; talchè siede nel tempio di Dio, come Dio; mostrando sè stesso, e dicendo, ch’egli è Dio. 5 Non vi ricordate voi che, essendo ancora fra voi, io vi diceva queste cose? 6 Ed ora voi sapete ciò che lo ritiene, acciocchè egli sia manifestato al suo tempo. 7 Perciocchè già fin da ora opera il misterio dell’iniquità; soltanto colui che lo ritiene al presente dev’esser tolto di mezzo. 8 Ed allora sarà manifestato quell’empio, il quale il Signore distruggerà per lo spirito della sua bocca, e ridurrà al niente per l’apparizion del suo avvenimento. 9 Del quale empio l’avvenimento sarà, secondo l’operazione di Satana, con ogni potenza, e prodigi, e miracoli di menzogna; 10 e con ogni inganno d’iniquità, in coloro che periscono, perciocchè non hanno dato luogo all’amor della verità, per esser salvati. 11 E però Iddio manderà loro efficacia d’errore, affin che credano alla menzogna; 12 acciocchè sieno giudicati tutti coloro che non hanno creduto alla verità, ma si non compiaciuti nell’iniquità. 13 Ma noi siamo obbligati di render del continuo grazie di voi a Dio, fratelli amati dal Signore, di ciò che Iddio vi ha eletti dal principio a salute, in santificazion di Spirito, e fede alla verità. 14 A che egli vi ha chiamati per il nostro evangelo, all’acquisto della gloria del Signor nostro Gesù Cristo. 15 Perciò, fratelli, state saldi, e ritenete gl’insegnamenti che avete imparati per parola, o per epistola nostra. 16 Ora, il Signor nostro Gesù Cristo stesso, e l’Iddio e Padre nostro, il qual ci ha amati, e ci ha data eterna consolazione, e buona speranza in grazia, 17 consoli i cuori vostri, e vi confermi in ogni buona parola, ed opera. 3 1 NEL rimanente, fratelli, pregate per noi, acciocchè la parola del Signore corra, e sia glorificata, come fra voi. 2 Ed acciocchè noi siam liberati dagli uomini insolenti, e malvagi; perchè la fede non è di tutti. 3 Or il Signore è fedele, il quale vi raffermerà, e vi guarderà dal maligno. 4 E noi ci confidiam di voi, nel Signore, che voi fate, e farete le cose che vi ordiniamo. 5 Or il Signore addirizzi i vostri cuori all’amor di Dio, e alla paziente aspettazione di Cristo. 6 Ora, fratelli, noi vi ordiniamo, nel nome del Signor nostro Gesù Cristo, che vi ritiriate da ogni fratello che cammina disordinatamente, e non secondo l’insegnamento che ha ricevuto da noi. 7 Perciocchè voi stessi sapete come ci conviene imitare; poichè non ci siam portati disordinatamente fra voi. 8 E non abbiam mangiato il pane, ricevutolo da alcuno in dono; ma con fatica, e travaglio, lavorando notte e giorno, per non gravare alcun di voi. 9 Non già che non ne abbiamo la podestà; ma per darvi noi stessi per esempi, acciocchè c’imitiate. 10 Perciocchè ancora, quando eravamo fra voi, vi dinunziavamo questo: che chi non vuol lavorare non mangi. 11 Imperocchè intendiamo che fra voi ve ne sono alcuni che camminano disordinatamente, non facendo opera alcuna, ma occupandosi in cose vane. 12 Or a tali dinunziamo, e li esortiamo per lo Signor nostro Gesù Cristo che lavorando quietamente, mangino il pane loro. 13 Ma, quant’è a voi, fratelli, non vi stancate facendo bene. 14 E se alcuno non ubbidisce alla nostra parola, significata per questa epistola, notate un tale, e non vi mescolate con lui, acciocchè si vergogni. 15 Ma pur nol tenete per nemico, anzi ammonitelo come fratello. 16 Or il Signore stesso della pace vi dia del continuo la pace in ogni maniera. Il Signore sia con tutti voi. 17 Il saluto di man propria di me Paolo, che è un segnale in ogni epistola: così scrivo. 18 La grazia del Signor nostro Gesù Cristo sia con tutti voi. Amen.

1 Timothy

1 1 PAOLO, apostolo di Gesù Cristo, per comandamento di Dio, nostro Salvatore; e del Signor Gesù Cristo, nostra speranza; 2 a Timoteo, mio vero figliuolo in fede; grazia, misericordia, e pace, da Dio nostro padre, e da Cristo Gesù, nostro Signore. 3 SICCOME io ti esortai di rimanere in Efeso, quando io andava in Macedonia, fa’ che tu dinunzi ad alcuni che non insegnino dottrina diversa. 4 E che non attendano a favole, ed a genealogie senza fine; le quali producono piuttosto quistioni, che edificazion di Dio, che è in fede. 5 Or il fine del comandamento è carità, di cuor puro, e di buona coscienza, e di fede non finta. 6 Dalle quali cose alcuni essendosi sviati, si son rivolti ad un vano parlare; 7 volendo esser dottori della legge, non intendendo nè le cose che dicono, nè quelle delle quali affermano. 8 Or noi sappiamo che la legge è buona, se alcuno l’usa legittimamente. 9 Sapendo questo: che la legge non è posta al giusto, ma agl’iniqui, e ribelli, agli empi, e peccatori, agli scellerati, e profani, agli uccisori di padri e madri, 10 a’ micidiali, a’ fornicatori, a quelli che usano co’ maschi, a’ rubatori d’uomini, a’ falsari, agli spergiuratori; e se vi è alcun’altra cosa contraria alla sana dottrina; 11 secondo l’evangelo della gloria del beato Iddio, il qual m’è stato fidato. 12 E rendo grazie a Cristo nostro Signore, il qual mi fortifica, ch’egli mi ha reputato fedele, ponendo al ministerio me, 13 il quale innanzi era bestemmiatore, e persecutore, ed ingiurioso; ma misericordia mi è stata fatta, perciocchè io lo feci ignorantemente, non avendo la fede. 14 Ma la grazia del Signor nostro è soprabbondata, con fede e carità, che è in Cristo Gesù. 15 Certa è questa parola, e degna d’essere accettata per ogni maniera: che Cristo Gesù è venuto nel mondo, per salvare i peccatori, de’ quali io sono il primo. 16 Ma, per questo mi è stata fatta misericordia, acciocchè Gesù Cristo mostrasse in me primieramente tutta la sua clemenza, per essere esempio a coloro che per l’avvenire crederebbero in lui a vita eterna. 17 Or al Re de’ secoli, immortale, invisibile, a Dio solo savio, sia onore, e gloria ne’ secoli de’ secoli. Amen. 18 Io ti raccomando questo comandamento, o figliuol Timoteo: che secondo le profezie che innanzi sono state di te, tu guerreggi, in virtù d’esse, la buona guerra. 19 Avendo fede, e buona coscienza; la quale avendo alcuni gettata via, hanno fatto naufragio intorno alla fede. 20 De’ quali è Imeneo, ed Alessandro, i quali io ho dati in man di Satana, acciocchè sieno castigati, ed ammaestrati a non bestemmiare. 2 1 IO esorto adunque, innanzi ad ogni cosa, che si facciano preghiere, orazioni, richieste, e ringraziamenti per tutti gli uomini. 2 Pei re, e per tutti quelli che sono in dignità; acciocchè possiam menare una tranquilla e quieta vita, in ogni pietà ed onestà. 3 Perciocchè quest’è buono ed accettevole nel cospetto di Dio, nostro Salvatore. 4 Il quale vuole che tutti gli uomini sieno salvati, e che vengano alla conoscenza della verità. 5 Perciocchè v’è un sol Dio, ed anche un sol Mediatore di Dio, e degli uomini: Cristo Gesù uomo. 6 Il quale ha dato sè stesso per prezzo di riscatto per tutti; secondo la testimonianza riserbata a’ propri tempi. 7 A che io sono stato costituito banditore, ed apostolo io dico verità in Cristo, non mento, dottor de’ Gentili in fede, e verità. 8 Io voglio adunque che gli uomini facciano orazione in ogni luogo, alzando le mani pure, senza ira e disputazione. 9 SIMIGLIANTEMENTE ancora che le donne si adornino d’abito onesto, con verecondia e modestia; non di trecce, o d’oro, o di perle, o di vestimenti preziosi; 10 ma come si conviene a donne che fanno professione di servire a Dio per opere buone. 11 La donna impari con silenzio, in ogni soggezione. 12 Ma io non permetto alla donna d’insegnare, nè d’usare autorità sopra il marito; ma ordino che stia in silenzio. 13 Perciocchè Adamo fu creato il primo, e poi Eva. 14 E Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, fu in cagion di trasgressione. 15 Ma pure sarà salvata, partorendo figliuoli, se saranno perseverate in fede, e carità, e santificazione, con onestà. 3 1 CERTA è questa parola: Se alcuno desidera l’ufficio di vescovo, desidera una buona opera. 2 Bisogna adunque che il vescovo sia irreprensibile, marito d’una sola moglie, sobrio, vigilante, temperato, onesto, volonteroso albergator de’ forestieri, atto ad insegnare; 3 non dato al vino, non percotitore, non disonestamente cupido del guadagno; ma benigno, non contenzioso, non avaro. 4 Che governi bene la sua propria famiglia, che tenga i figliuoli in soggezione, con ogni gravità. 5 Ma, se alcuno non sa governar la sua propria famiglia, come avrà egli cura della chiesa di Dio? 6 Che non sia novizio; acciocchè divenendo gonfio, non cada nel giudicio del diavolo. 7 Or conviene che egli abbia ancora buona testimonianza da que’ di fuori, acciocchè non cada in vituperio, e nel laccio del diavolo. 8 Parimente bisogna che i diaconi sieno gravi, non doppi in parole, non dati a molto vino, non disonestamente cupidi del guadagno. 9 Che ritengano il misterio della fede in pura coscienza. 10 Or questi ancora sieno prima provati, poi servano, se sono irreprensibili. 11 Simigliantemente sieno le lor mogli gravi, non calunniatrici, sobrie, fedeli in ogni cosa. 12 I diaconi sien mariti d’una sola moglie, governando bene i figliuoli, e le proprie famiglie. 13 Perciocchè coloro che avranno ben servito si acquistano un buon grado, e gran libertà nella fede, ch’è in Cristo Gesù. 14 Io ti scrivo queste cose, sperando di venir tosto a te. 15 E se pur tardo, acciocchè tu sappi come si convien conversar nella casa di Dio, che è la chiesa dell’Iddio vivente, colonna e sostegno della verità. 16 E senza veruna contradizione, grande è il misterio della pietà: Iddio è stato manifestato in carne, è stato giustificato in Ispirito, è apparito agli angeli, è stato predicato a’ Gentili, è stato creduto nel mondo, è stato elevato in gloria. 4 1 OR lo Spirito dice espressamente, che negli ultimi tempi alcuni apostateranno dalla fede, attendendo a spiriti seduttori, e a dottrine diaboliche; 2 d’uomini che proporranno cose false per ipocrisia, cauterizzati nella propria coscienza. 3 Che vieteranno il maritarsi, e comanderanno d’astenersi da’ cibi, che Iddio ha creati, acciocchè i fedeli, e quelli che hanno conosciuta la verità, li usino con rendimento di grazie. 4 Poichè ogni cosa creata da Dio è buona, e niuna è da riprovare, essendo usata con rendimento di grazie; 5 perciocchè ella è santificata per la parola di Dio, e per l’orazione. 6 RAPPRESENTANDO queste cose a’ fratelli, tu sarai buon ministro di Gesù Cristo, nudrito nelle parole della fede, e della buona dottrina, la qual tu hai ben compresa. 7 Ma schiva le favole profane, e da vecchie; ed esercitati alla pietà. 8 Perciocchè l’esercizio corporale è utile a poca cosa; ma la pietà è utile ad ogni cosa, avendo la promessa della vita presente, e della futura. 9 Certa è questa parola, a degna d’essere accettata per ogni maniera. 10 Poichè per questo travagliamo, e siamo vituperati; perciocchè abbiamo sperato nell’Iddio vivente, il quale è Salvator di tutti gli uomini, principalmente de’ fedeli. 11 Annunzia queste cose, ed insegnale. 12 Niuno sprezzi la tua giovanezza; ma sii esempio de’ fedeli, in parola, in conversazione, in carità, in ispirito, in fede, in castità. 13 Attendi alla lettura, all’esortazione, alla dottrina, finchè io venga. 14 Non trascurare il dono che è in te, il quale ti è stato dato per profezia, con l’imposizion delle mani del collegio degli anziani. 15 Medita queste cose, e datti interamente ad esse; acciocchè il tuo avanzamento sia manifesto fra tutti. 16 Attendi a te stesso, e alla dottrina; persevera in queste cose; perciocchè, facendo questo, salverai te stesso, e coloro che ti ascoltano. 5 1 NON isgridar l’uomo attempato, ma esortalo come padre, 2 i giovani come fratelli, le donne attempate come madri, le giovani come sorelle, in ogni castità. 3 Onora le vedove, che son veramente vedove. 4 Ma, se alcuna vedova ha dei figliuoli, o de’ nipoti, imparino essi imprima d’usar pietà inverso que’ di casa loro, e rendere il cambio a’ loro antenati; perciocchè quest’è buono ed accettevole nel cospetto di Dio. 5 Or quella che è veramente vedova, e lasciata sola, spera in Dio, e persevera in preghiere ed orazioni, notte e giorno. 6 Ma la voluttuosa, vivendo, è morta. 7 Anche queste cose annunzia, acciocchè sieno irreprensibili. 8 Che se alcuno non provvede ai suoi, e principalmente a que’ di casa sua, egli ha rinnegata la fede, ed è peggiore che un infedele. 9 Sia la vedova assunta nel numero delle vedove, non di minore età che di sessant’anni, la qual sia stata moglie d’un sol marito. 10 Che abbia testimonianza d’opere buone: se ha nudriti i suoi figliuoli, se ha albergati i forestieri, se ha lavati i piedi dei santi, se ha sovvenuti gli afflitti, se del continuo è ita dietro ad ogni buona opera. 11 Ma rifiuta le vedove più giovani, perciocchè, dopo che hanno lussuriato contro a Cristo, vogliono maritarsi, 12 avendo condannazione, perciocchè hanno rotta la prima fede. 13 Ed anche, essendo, oltre a ciò, oziose, imparano ad andare attorno per le case; e non sol sono oziose, ma anche cianciatrici e curiose, parlando di cose che non si convengono. 14 Io voglio adunque che le giovani vedove si maritino, faccian figliuoli, sieno madri di famiglia, non dieno all’avversario alcuna occasione di maldicenza. 15 Poichè già alcune si sono sviate dietro a Satana. 16 Se alcun uomo, o donna fedele, ha delle vedove, sovvenga loro, e non sia la chiesa gravata, acciocchè possa bastare a sovvenir quelle che son veramente vedove. 17 GLI anziani, che fanno bene l’ufficio della presidenza, sien reputati degni di doppio onore; principalmente quelli che faticano nella parola e nella dottrina. 18 Perciocchè la scrittura dice: Non metter la museruola in bocca al bue che trebbia; e: L’operaio è degno del suo premio. 19 Non ricevere accusa contro all’anziano, se non in su due o tre testimoni. 20 Riprendi, nel cospetto di tutti, quelli che peccano; acciocchè gli altri ancora abbian timore. 21 Io ti scongiuro davanti a Dio, e il Signor Gesù Cristo, e gli angeli eletti, che tu osservi queste cose senza pregiudicio, non facendo nulla per parzialità. 22 Non imporre tosto le mani ad alcuno, e non partecipare i peccati altrui; conserva te stesso puro. 23 Non usar più per l’innanzi acqua sola nel tuo bere, ma usa un poco di vino, per lo tuo stomaco, e per le frequenti tue infermità. 24 D’alcuni uomini i peccati son manifesti, prima che sian giudicati; ma ve ne sono altri che si vedono solo dopo. 25 Le buone opere d’alcuni altresì son manifeste; e quelle che sono altrimenti non possono essere occultate. 6 1 TUTTI i servi che son sotto il giogo reputino i lor signori degni d’ogni onore, acciocchè non sia bestemmiato il nome di Dio, e la dottrina. 2 E quelli che hanno signori fedeli non li sprezzino, perchè son fratelli; anzi molto più li servano, perciocchè son fedeli e diletti, i quali hanno ricevuto il beneficio. Insegna queste cose, ed esorta ad esse. 3 SE alcuno insegna diversa dottrina, e non si attiene alle sane parole del Signor nostro Gesù Cristo, ed alla dottrina che è secondo pietà, 4 esso è gonfio, non sapendo nulla, ma languendo intorno a quistioni, e risse di parole, dalle quali nascono invidia, contenzione, maldicenze, mali sospetti; 5 vane disputazioni d’uomini corrotti della mente e privi della verità, che stimano la pietà esser guadagno; ritratti da tali. 6 Or veramente la pietà, con contentamento d’animo, è gran guadagno. 7 Poichè non abbiam portato nulla nel mondo, e chiaro è che altresì non ne possiamo portar nulla fuori; 8 ma, avendo da nudrirci e da coprirci, saremo di ciò contenti. 9 Ma coloro che vogliono arricchire cadono in tentazione, ed in laccio, ed in molte concupiscenze insensate e nocive, le quali affondano gli uomini in distruzione e perdizione. 10 Perciocchè la radice di tutti i mali è l’avarizia; alla quale alcuni datisi, si sono smarriti dalla fede, e si son fitti in molte doglie. 11 Ma tu, o uomo di Dio, fuggi queste cose; e procaccia giustizia, pietà, fede, carità, sofferenza, mansuetudine. 12 Combatti il buon combattimento della fede, afferra la vita eterna, alla quale sei stato chiamato e ne hai fatta la buona confessione davanti a molti testimoni. 13 Io t’ingiungo nel cospetto di Dio, il qual vivifica tutte le cose, e di Cristo Gesù, che testimoniò davanti a Ponzio Pilato la buona confessione, 14 che tu osservi questo comandamento, essendo immacolato ed irreprensibile, fino all’apparizione del Signor nostro Gesù Cristo. 15 La quale a’ suoi tempi mostrerà il beato e solo Principe, il Re dei re, e il Signor de’ signori. 16 Il qual solo ha immortalità ed abita una luce inaccessibile; il quale niun uomo ha veduto, nè può vedere; al quale sia onore ed imperio eterno. Amen. 17 Dinunzia a’ ricchi nel presente secolo, che non sieno d’animo altiero, che non pongano la loro speranza nell’incertitudine delle ricchezze; ma nell’Iddio vivente, il qual ci porge doviziosamente ogni cosa, per goderne. 18 Che faccian del bene, che sien ricchi in buone opere, pronti a distribuire, comunichevoli; 19 facendosi un tesoro d’un buon fondamento per l’avvenire, acciocchè conseguano la vita eterna. 20 O Timoteo, guarda il deposito, schivando le profane vanità di parole, e le contradizioni della falsamente nominata scienza; 21 della quale alcuni facendo professione, si sono sviati dalla fede. La grazia sia teco. Amen.