Job 6:4 Cross References - ItalianRiveduta

⁴ Ché le saette dell’Onnipotente mi trafiggono, lo spirito mio ne sugge il veleno; i terrori di Dio si schierano in battaglia contro me.

²³ Io accumulerò su loro dei mali, esaurirò contro a loro tutti i miei strali. ²⁴ Essi saran consunti dalla fame, divorati dalla febbre, da mortifera pestilenza; lancerò contro a loro le zanne delle fiere, col veleno delle bestie che striscian nella polvere.

⁴² Inebrierò di sangue le mie frecce, del sangue degli uccisi e dei prigionieri, la mia spada divorerà la carne, le teste dei condottieri nemici".

¹⁷ egli che mi piomba addosso dal seno della tempesta, che moltiplica senza motivo le mie piaghe,

¹² Vivevo in pace, ed egli m’ha scosso con violenza, m’ha preso per la nuca, m’ha frantumato, m’ha posto per suo bersaglio. ¹³ I suoi arcieri mi circondano, egli mi trafigge i reni senza pietà, sparge a terra il mio fiele. ¹⁴ Apre sopra di me breccia su breccia, mi corre addosso come un guerriero.

²⁰ che vegga con gli occhi propri la sua ruina, e beva egli stesso l’ira dell’Onnipotente!

¹⁵ Terrori mi si rovesciano addosso; l’onor mio è portato via come dal vento, è passata come una nube la mia felicità.

²³ E invero mi spaventava il castigo di Dio, ed ero trattenuto dalla maestà di lui.

¹³ dispone contro di lui strumenti di morte; le sue frecce le rende infocate.

¹⁴ E avventò le sue saette e disperse i nemici; lanciò folgori in gran numero e li mise in rotta.

¹² poiché tu farai loro voltar le spalle, col tuo arco mirerai diritto alla loro faccia.

² Poiché le tue saette si sono confitte in me, e la tua mano m’è calata addosso.

⁵ Le tue frecce sono aguzze; i popoli cadranno sotto di te; esse penetreranno nel cuore dei nemici del re.

¹⁵ Io sono afflitto, e morente fin da giovane; io porto il peso dei tuoi terrori e sono smarrito. ¹⁶ I tuoi furori mi son passati addosso; i tuoi terrori m’annientano,

⁷ Affrettati a rispondermi, o Eterno; lo spirito mio vien meno; non nascondere da me la tua faccia, che talora io non diventi simile a quelli che scendono nella fossa.

¹⁴ Lo spirito dell’uomo lo sostiene quand’egli è infermo; ma lo spirito abbattuto chi lo solleverà?

¹² Ha teso il suo arco, m’ha preso come mira delle sue frecce. ¹³ M’ha fatto penetrar nelle reni le saette del suo turcasso.

³³ E prese seco Pietro e Giacomo e Giovanni e cominciò ad essere spaventato ed angosciato. ³⁴ E disse loro: L’anima mia è oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate.

³⁴ Ed all’ora nona, Gesù gridò con gran voce: Eloì, Eloì, lamà sabactanì? il che, interpretato, vuol dire: Dio mio, Dio mio, perché mi hai abbandonato?

¹¹ Sapendo dunque il timor che si deve avere del Signore, noi persuadiamo gli uomini; e Dio ci conosce a fondo, e spero che nelle vostre coscienze anche voi ci conoscete.